Inconscio, Volontà e Libero Arbitrio
Quante volte nella vita ci sembra di agire in un certo modo perchè si deve, perchè si fa così, perchè così è giusto.
Sono rare le volte in cui ci fermiamo con noi stessi a riflettere su questo: su quante delle cose che facciamo le facciamo per dovere o perchè desideriamo farle in quel momento e in quel modo in cui continuiamo a farle. L'abitudine e la routine ci fanno perdere il senso delle cose che facciamo se volontariamente non decidiamo di soffermarci un attimo su di esse, valutandone la necessità o il bisogno di farle.
Ci dimentichiamo così che siamo continuamente noi stessi a scegliere cosa fare della nostra vita e che anche quando non facciamo qualcosa abbiamo scelto di non farla. Presi come siamo dalla fretta della quotidianità non ci prendiamo il tempo di rallentare per andare a guardare seriamente all'interno dei nostri automatismi. In essi si nascondono tante parti di noi cui non diamo importanza, o che non hanno un peso riconoscibile nella nostra esistenza.
Compiere questa operazione è tanto più complicato quanto più la situazione in cui è in atto un nostro automatismo, è invischiata, è una situazione in cui i ruoli delle persone non sono poi così chiari, in cui non è nettamente visibile che cosa spetta fare a chi e in che modo.
In Psicoterapia la personba con il terapeuta lavora su questi meccanismi inconsci e automatici perchè possa imparare a riconoscerli, all'inizio lentamente e poi con l'esperienza più velocemente. Riconoscere i propri processi interni è la chiave per poterli usare proficuamente nelle proprie relazioni e per evitare di sentirsi vittime delle circostanze che caratterizzano nel bene e nel male la propria vita. Questa è la libertà che come esseri umani abbiamo e non usarla vuol dire buttare via il nostro potenziale!
"L'uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa. Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere" J. P. Sartre L'existentialisme est un humanisme, 1945
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